2025. Quali visioni per la sostenibilità? Marco Frey e Monica Billio a Focus ESG

L'equilibrio tra sostenibilità ambientale ed economica si presenta come una sfida complessa e al tempo stesso imprescindibile. In un mondo che cambia a ritmi accelerati, la domanda da porsi è: dove ci troviamo e dove vogliamo arrivare?

Le sfide globali legate anche alla sostenibilità richiedono sempre più una capacità di adattamento senza precedenti. I rapidi cambiamenti nei settori economico, ambientale e sociale non solo impongono una maggiore reattività, ma rendono indispensabile la definizione di visioni chiare e strategie lungimiranti. Solo una conoscenza solida, basata su dati di qualità e analisi coerenti, può ridurre i rischi e costruire un futuro realmente sostenibile.

Anche la finanza sostenibile apre il 2025 confrontandosi con scenari complessi e, a tratti, contraddittori. Il dibattito sull’equilibrio tra sostenibilità ambientale ed economica è alimentato da recenti dichiarazioni di grandi fondi d’investimento e da crescenti tensioni geopolitiche, sollevando interrogativi che coinvolgono direttamente politica, industria e finanza.

Nella prima puntata del 2025 di Focus ESG, due esperti di primo piano affrontano questi temi con prospettive complementari: la Professoressa Monica Billio (Università Ca’ Foscari di Venezia), leader dello Spoke 4, e il Professore Marco Frey (Scuola Sant’Anna di Pisa), coordinatore dello Spoke 1.

La Professoressa Billio parte dai dati, evidenziando come gli investimenti sostenibili abbiano registrato rendimenti competitivi negli ultimi anni. Tuttavia, sottolinea anche l’importanza di considerare le crescenti incertezze legate al contesto geopolitico e ai costi energetici. 

Mentre in alcune aree, come gli Stati Uniti, si discute ancora sull’effettiva sostenibilità di alcune scelte, in Europa e Asia resta forte la convinzione che la sostenibilità sia un motore di crescita, come dimostrato dalle performance economiche raggiunte.

Il Professore Frey introduce invece un concetto particolarmente significativo: “Siamo in una fase di transizione nelle transizioni.” Questo passaggio epocale, secondo Frey, richiede un nuovo paradigma per affrontare il cambiamento. “Non basta più un semplice orientamento. Oggi è fondamentale sapere con precisione dove ci troviamo e dove vogliamo arrivare.”

Entrando nel dettaglio, Frey sottolinea il ruolo chiave dei policy maker nel ridefinire le priorità in un contesto geopolitico in evoluzione. 

Le aziende con strategie chiare e di lungo termine continueranno a prosperare, mentre altre, meno convinte, si troveranno costrette a riposizionarsi. In Europa, il sistema bancario ha già tracciato una rotta precisa verso la sostenibilità, offrendo un supporto essenziale al cambiamento.

In questo quadro, piattaforme come Grins e Amelia diventano strumenti fondamentali per raccogliere e condividere dati di qualità, grazie alla collaborazione di 17 università e numerosi partner privati.

A livello globale, l’attenzione verso la sostenibilità ambientale rimane alta, soprattutto in Europa e Asia. Tuttavia, chi ha interpretato la sostenibilità limitandola alla sola dimensione ambientale ha spesso trascurato il valore della sostenibilità economica. Chi, invece, ha adottato una visione più completa, è stato in grado di ottenere vantaggi concreti.

Un esempio pratico è l’etichettatura energetica degli elettrodomestici in Europa. Roberto Cortese, Associations and Public Affairs di Vaillant, illustra come questa policy abbia sensibilizzato i consumatori sull’importanza dell’efficienza energetica. “Grazie alle etichette, il mercato si è rapidamente spostato verso prodotti di alta efficienza, superando le aspettative iniziali e generando benefici sia economici che ambientali,” spiega.

Il Professore Frey aggiunge: “L’Europa ha saputo introdurre strumenti di consapevolezza come le etichette energetiche, che hanno reso l’efficienza un criterio determinante per i consumatori. Questo ha innescato un ciclo virtuoso: da un lato, i consumatori hanno iniziato a risparmiare sui costi energetici; dall’altro, i produttori si sono spostati verso soluzioni innovative, generando vantaggi per l’economia e l’ambiente.”

Oggi, più che mai, non serve solo sapere dove andare: è indispensabile individuare le strade migliori per raggiungere gli obiettivi. Conoscenza, dati affidabili e strumenti adeguati sono le basi per navigare in sicurezza.