Pubblicato il: 8-7-2025
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Pubblicato sulla prestigiosa rivista Scientific Reports del gruppo editoriale Nature, lo studio propone nuovi strumenti per migliorare l'equità urbana e la pianificazione sostenibile dei trasporti nella Capitale.
Roma, come molte grandi metropoli europee, è caratterizzata da una forte eterogeneità territoriale. Mentre alcune aree sono ben connesse ai principali servizi pubblici, altre, in particolare quelle periferiche a nord-est e a sud, risultano difficilmente raggiungibili per chi dipende dal trasporto pubblico.
La ricerca ha evidenziato che le disuguaglianze nell'accesso agli ospedali non dipendono unicamente dalla distanza fisica, ma sono influenzate anche dalla distribuzione irregolare dei servizi e dalla qualità dei collegamenti esistenti. Si tratta di un problema che colpisce in modo particolare le fasce più fragili della popolazione, come gli anziani non automuniti, che sono tra i principali utilizzatori del trasporto pubblico per raggiungere le strutture ospedaliere.
Lo studio, coordinato dalla Prof.ssa Angela Stefania Bergantino (responsabile del Laboratorio di Economia Applicata - LEA e del Mobility Research Center GRINS del Dipartimento di Economia, Management e Diritto dell’Impresa - DEMDI) e già Presidente della Società Italiana di Economia dei Trasporti (SIET) e ora componente del Comitato Direttivo e dal Prof. Roberto Bellotti (Direttore del Dipartimento Interateneo di Fisica e neo eletto Rettore dell’Università di Bari), ha visto la partecipazione anche di Loredana Bellantuono, Alessandro Gardelli, Mario Intini, Niloofar Kheirkhahan e Gianluca Monturano. Questa ricerca si inserisce nel più ampio Progetto “Growing Resilient, INclusive and Sustainable” (GRINS) del quale la Prof.ssa Bergantino coordina lo Spoke 7 sulla Sostenibilità Territoriale.
Il team multidisciplinare ha sviluppato un modello di rete spaziale complesso che integra diverse fonti di dati aperti:
Utilizzando metriche di centralità di rete, come la betweenness centrality, i ricercatori hanno identificato i nodi cruciali del trasporto pubblico. Hanno poi simulato scenari di "disruzione", rimuovendo i tre nodi ad alta centralità più importanti per valutare l'impatto sulla connettività della rete e sull'accesso ai servizi sanitari. Per il calcolo dei tempi di viaggio, il modello ha considerato sia i collegamenti diretti che quelli con un singolo cambio linea, aggiungendo un tempo di attesa fisso di 20 minuti per il trasferimento.
La ricerca ha prodotto una mappa dettagliata dell'accessibilità di Roma ai servizi sanitari, rivelando una profonda frammentazione urbana. I risultati evidenziano come le interruzioni nella rete di trasporto possano avere impatti drammatici:
I risultati di questa ricerca alimentano una piattaforma open source, consultabile e replicabile, che può essere utilizzata dalle amministrazioni locali per simulare scenari e valutare l'impatto di nuove linee o interventi mirati sul sistema di trasporto pubblico. Questo approccio integrato è fondamentale per garantire pari opportunità di accesso ai servizi essenziali.
Lo studio offre raccomandazioni concrete per i decisori politici:
La metodologia adottata, che combina rigore scientifico e dettagli empirici, è replicabile in altri contesti urbani, sia in Italia che all'estero, ed è una solida base per affrontare sfide cruciali come l'invecchiamento della popolazione, l'inclusione sociale, la transizione ecologica e la sostenibilità territoriale.
La ricerca di UniBA rappresenta anche un importante passo avanti nello sviluppo di metodi di Intelligenza Artificiale per il Bene Sociale (Artificial Intelligence for Social Good), a supporto di politiche pubbliche più eque, trasparenti e basate sui dati.
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Fondazione GRINS
Growing Resilient,
Inclusive and Sustainable
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Finanziato dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), Missione 4 (Infrastruttura e ricerca), Componente 2 (Dalla Ricerca all’Impresa), Investimento 1.3 (Partnership Estese), Tematica 9 (Sostenibilità economica e finanziaria di sistemi e territori).