I dati di luce notturna ci aiutano a capire le dinamiche di urbanizzazione e della distribuzione della popolazione

I ricercatori dell'Università degli Studi di Bari Aldo Moro hanno scelto la regione Puglia come banco di prova per sviluppare e valutare il loro approccio di modellazione basato sull'intensità della luce notturna. 

La Puglia, infatti, è nota per la sua variegata topografia, la distribuzione delle attrazioni culturali e delle iniziative volte ad incrementare la competitività e l'innovazione nel settore turistico.

• Vedi i dettagli dello studio "Assessing urbanization dynamics using a pixel-based nighttime light indicator"

É stato sviluppato un indicatore, il Normalized Nighttime Light Index (NNLI), per quantificare la differenza tra l'intensità della luce notturna estiva e invernale, che ha evidenziato come le aree costiere, in particolare le destinazioni turistiche, arrivino ad avere un NNLI addirittura più elevato rispetto alle città principali.

Le evidenze e le tecniche utilizzate nello studio sono particolarmente rilevanti perché possono migliorare la nostra comprensione delle tendenze di sviluppo in un'area specifica e del loro impatto sul territorio.

L'affidabilità, la scalabilità spaziale e la periodicità della NTL (l'intensità della luce notturna) sono in grado di fornire informazioni preziose per la formulazione di politiche relative ai servizi pubblici, alla conservazione ambientale e allo sviluppo economico locale. Uno strumento di supporto ai processi decisionali dei principali decisori pubblici e degli investori privati.

Lo studio si inserisce nelle attività di ricerca dello Spoke 7 di Grins “Sostenibilità dei Territori", coordinato dalla prof.ssa Angela Stefania Bergantino ed è frutto della collaborazione multidisciplinare tra i ricercatori del Laboratorio di Economia Applicata (LEA) del Dipartimento di Economia, Management e Diritto dell'Impresa e di quello del Dipartimento Di Scienze Del Suolo, Della Pianta E Degli Alimenti (Di.S.S.P.A.).