Pubblicato il: 15-5-2025
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Davanti a crisi come il Covid-19, terremoti o alluvioni, il cui rischio è aumentato notevolmente a causa del cambiamento climatico, alcuni territori reagiscono concretamente meglio di altri. La capacità di reazione agli shock esogeni non è solo una questione di risorse economiche, ma è legata a una serie di caratteristiche che determinano resilienza e attrattività di un territorio, tra cui capacità industriali, capitale sociale e accesso ai servizi. Senza comprendere le differenze territoriali, ogni intervento, sia esso frutto di una politica pubblica o di un investimento privato, rischia di essere inefficace o, peggio, di ampliare i divari esistenti. Serve invece un metodo che permetta di misurare, confrontare e agire in modo mirato.
Per superare l’approccio "one-size-fits-all", lo Spoke 7 ha sviluppato un sistema di benchmarking territoriale, che consenta di di adattare le politiche di sviluppo sostenibile alle specificità di ciascun territorio. Questo strumento non si limita a misurare le differenze tra aree geografiche, ma identifica i fattori che determinano resilienza, attrattività e sostenibilità territoriale. Attraverso il benchmarking, infatti, è possibile: confrontare territori con caratteristiche simili per individuare i fattori che determinano performance migliori; misurare l’impatto delle politiche e degli interventi pubblici e privati nel tempo; identificare best practice trasferibili su territori con caratteristiche simili.
Il complesso concetto di resilienza territoriale, sviluppato in diversi ambiti accademici (ecologico, socio-ecologico, urbano, gestionale del rischio, ecc.), trova una sua concretizzazione nel framework delle capacities. Queste vengono definite dalla letteratura come l'insieme di risorse materiali e immateriali che favoriscono l'attrattività e la resilienza di un territorio.
Le capacities sono classificate in 4 dimensioni del capitale territoriale:
Partendo dal concetto di capacities e dalla necessità dell’individuazione dei principali driver di resilienza e attrattività dei territori, lo Spoke 7 ha sviluppato un database che una raccolta multidimensionale di 133 variabili a livello provinciale (NUTS3) e 92 a livello comunale, coprendo il periodo 2010-2022. A queste si aggiungono 31 indicatori sintetici appositamente sviluppati per valutare in modo integrato la resilienza e l'attrattività dei territori. La forza innovativa del database risiede nell'integrazione di fonti eterogenee, tra cui ISTAT, EUROSTAT, Legambiente, Ministeri e altre istituzioni pubbliche, garantendo una visione completa e dettagliata delle diverse dimensioni del capitale territoriale. Questo approccio consente di superare i limiti delle tradizionali analisi basate su dati aggregati a livello regionale, fornendo invece una granularità spaziale molto poco esplorata. Questo database da un lato supporta la ricerca accademica, consentendo lo sviluppo di analisi complesse ad un più disaggregato livello territoriale, dall'altro, offre ai decisori politici strumenti concreti per monitorare l'efficacia delle politiche territoriali e identificare aree critiche su cui intervenire. La disponibilità di indicatori sintetici facilita inoltre il confronto tra territori e la comunicazione dei risultati a un pubblico più vasto e non solo accademico.
Per favorire il confronto tra i comuni italiani e l’osservazione della performance, economica, fisica, sociale o umana, di un comune nel tempo, lo Spoke 7 ha sviluppato una dashboard interattiva, il Territorial Capacities Monitor, che permette di esplorare, confrontare e interpretare i dati relativi alla resilienza e all'attrattività dei territori a livello sia provinciale che comunale, coprendo il periodo dal 2010 al 2022.
La dashboard è stata progettata per essere accessibile a un pubblico ampio grazie a un’interfaccia intuitiva e a strumenti di filtro personalizzabili. Inoltre, la possibilità di selezionare anni specifici o aree geografiche rende lo strumento particolarmente utile per studi mirati o report istituzionali.
L'utente può selezionare il livello geografico di interesse, scegliendo tra la visualizzazione provinciale o comunale, e approfondire specifiche dimensioni tra quelle disponibili: capitale economico, sociale, umano e fisico. Per ciascuna dimensione, è possibile accedere a un set completo di indicatori, come il reddito pro capite, l'affluenza elettorale o la disponibilità di servizi sanitari, con la possibilità di filtrarli per l'arco temporale 2010-2022. La piattaforma genera automaticamente mappe geografiche interattive che illustrano le performance territoriali e grafici temporali per osservare l'evoluzione degli indicatori nel tempo.
Questo approccio rende il Territorial Capacities Monitor uno strumento utile per ricercatori, policymaker e amministratori locali, che favorisce decisioni basate anche sul confronto di realtà simili, promuovendo una gestione più informata del territorio.
L'analisi della sostenibilità territoriale verrà approfondita dallo Spoke 7 attraverso quattro ambiti strategici che rappresentano altrettanti pilastri per lo sviluppo equilibrato dei territori:
L’Osservatorio sulle Capacità Territoriali è dunque uno strumento interattivo volto al monitoraggio, all’analisi e alla valorizzazione del capitale territoriale, inteso come l’insieme delle risorse economiche, umane, sociali e fisiche che determinano la resilienza e l’attrattività dei territori.
L’Osservatorio fornisce un supporto strategico alle pubbliche amministrazioni, ma rappresenta anche una risorsa chiave per le imprese, le organizzazioni di categoria e gli altri attori socio-economici, offrendo strumenti conoscitivi per orientare scelte di investimento, sviluppo e collaborazione territoriale.
Attraverso indicatori integrati, analisi territoriali e percorsi di condivisione dei dati attraverso la piattaforma digitale, l’Osservatorio promuove una visione sistemica del territorio, utile a rafforzare le politiche di coesione, l’innovazione locale e la competitività sostenibile.
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2023
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