Pubblicato il: 28-3-2025
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La Direttiva 2014/24/UE sugli appalti pubblici per il Green Public Procurement (GPP) e il Piano d'azione dell'UE per l'economia circolare (COM/2020/98) sottolineano l'importanza della LCA nel definire criteri ambientali per gli acquisti pubblici e per l’uso circolare delle risorse.
Di conseguenza, il suo impiego diventa cruciale nei processi decisionali e nella formulazione di politiche ambientali per la produzione e il consumo sostenibile. Inoltre, con l’entrata in vigore del Regolamento Ecodesign for Sustainable Products Regulation (ESPR) 2024/1781, un numero crescente di imprese dovrà necessariamente implementare la LCA. Questa metodologia sarà impiegata nello sviluppo di nuovi prodotti appartenenti a una vasta gamma di beni di consumo, diventando così una leva di innovazione e competitività.
È evidente come la ricerca giochi un ruolo chiave nel facilitare l’adozione della LCA da parte delle organizzazioni, migliorandone l’accuratezza e l’efficacia e fornendo opportune indicazioni per la definizione delle strategie di transizione sostenibile.
Il convegno ha pertanto rappresentato un’importante occasione per condividere esperienze, casi studio e nuovi approcci in grado di guidare le aziende nella creazione di soluzioni sostenibili, riducendo gli impatti ambientali e mantenendo la competitività.
All’interno di questo scenario, Lorenza Di Pilla e altri membri del team di ricerca Grins — Università di Palermo, Spoke 6 — hanno illustrato l'analisi condotta sui distretti urbani a energia positiva e presentato i risultati del loro studio, mettendo in evidenza il ruolo della Life Cycle Assessment nella valutazione della sostenibilità ambientale ed energetica.
Il progetto è stato realizzato grazie alla collaborazione di esperti e ricercatori dell’Università degli Studi di Palermo, dell’Università Mediterranea di Reggio Calabria e del Centro di Sostenibilità e Transizione Ecologica di Palermo.
Team di ricerca:
In linea con l’obiettivo di promuovere la transizione verso contesti urbani energeticamente efficienti e a basso impatto ambientale, la ricerca ha valutato, secondo un approccio basato sulla Life Cycle Assessment, le potenzialità di raggiungere un bilancio energetico positivo (PED oriented) in un distretto urbano non residenziale.
Come caso studio è stato analizzato il Campus dell’Università di Palermo, per cui sono state calcolate le prestazioni energetiche e valutate diverse soluzioni di riqualificazione.
Gli scenari di riqualificazione simulati per il distretto, confrontati con la configurazione di partenza in termini di prestazioni energetiche e ambientali, hanno riguardato:
I risultati mostrano che la generazione fotovoltaica, in particolare da aprile a settembre, ha bilanciato o superato la domanda di elettricità del distretto. Tuttavia, su base annuale, la riduzione della domanda energetica, pur significativa, non è sufficiente a garantire un bilancio positivo solo con l’installazione di pannelli fotovoltaici.
Dallo studio emerge che, per raggiungere un bilancio energetico positivo nei distretti urbani, è necessario rimodulare ed ampliare la definizione di PED, adattandola alle condizioni locali, ai vincoli normativi e alle specificità dell’area di intervento, e ottimizzare la valutazione della sostenibilità in funzione dell’obiettivo finale, bilanciando impatti ambientali e benefici energetici.
Il nuovo indicatore per per mappare e affrontare efficacemente il problema della povertà energetica a livello locale.
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