Pubblicato il: 14-5-2024
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In questi anni, è diventata ormai conoscenza comune che il settore elettrico sia uno degli ambiti fondamentali in cui attivare il processo di transizione energetica per la progressiva riduzione delle emissioni di CO2 e degli effetti dei processi produttivi sul cambiamento climatico. In tal senso, nel contesto del cosiddetto European Green Deal, la Commissione Europea nel 2021 ha istituito il pacchetto di misure chiamato Fit-for-55, per raggiungere l’obiettivo di contenere le emissioni di gas serra di almeno il 55% entro il 2030. Questo pacchetto di misure si sviluppa su diversi temi che impattano sul sistema elettrico, quali, per esempio, il carbon pricing (ovvero lo sviluppo del sistema associato alla valutazione economica delle emissioni di CO2), l’ulteriore spinta alle rinnovabili e al risparmio energetico e la promozione di mezzi di trasporto a emissioni sempre più ridotte, con la conseguente spinta verso la mobilità elettrica.
L’implementazione delle linee guida istituite a livello comunitario è poi ricaduta sugli Stati Membri, i quali hanno stilato dei piani nazionali allo scopo di perseguire tali obiettivi. Per quanto riguarda l’Italia, nel 2023 il governo ha sottoposto alla valutazione di Bruxelles l’ultimo aggiornamento del Piano Nazionale Integrato Energia e Clima (PNIEC) che, tra le altre cose, indica gli obiettivi in merito allo sviluppo delle rinnovabili e della mobilità elettrica.
Gli obiettivi che si pone il PNIEC sono l’aumento della quota dei consumi elettrici coperti con la produzione rinnovabile (dal 36% al 65%), l’incremento della capacità installata degli impianti eolici (passando dagli attuali 11,3 GW a 28,1 GW) con una crescita della produzione attesa fino a 64,1 TWh (contro gli attuali 20,3 GWh). Il piano si propone anche di aumentare considerevolmente la capacità fotovoltaica, passando da 22,6 GW a 79,9 GW, con una produzione annua attesa di 99,1 TWh (contro i 25 TWh attuali). L’incremento della circolazione delle auto elettriche è molto ambiziosa, dal momento che il piano si propone di passare dagli attuali 200.000 veicoli a 6,6 milioni di veicoli al 2030.
Nonostante gli obiettivi citati possano sembrare particolarmente sfidanti (si notano un aumento di circa 80% nella copertura di consumi elettrici da rinnovabili e una produzione attesa eolica e fotovoltaica rispettivamente triplicata e quadruplicata), la valutazione da parte della Commissione Europea pubblicata a dicembre 2023 fa emergere delle lacune nella strategia italiana per il raggiungimento degli obiettivi Fit for 551. La valutazione della Commissione evidenzia la necessità di obiettivi specifici su aspetti legati al sistema elettrico quali, per esempio, lo sviluppo della flessibilità nella domanda (demand-response, ovvero la capacità dei consumatori di ‘adattare’ le proprie abitudini di consumo ai tempi della produzione, o comunque alle esigenze della rete) e l’accumulo di energia (con batterie, per esempio), entrambe tecnologie legate allo sviluppo delle rinnovabili. Queste tecnologie abilitanti la variazione della domanda in risposta a segnali di prezzo sono necessarie per attivare potenziali risorse di flessibilità nella gestione del sistema elettrico.
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