Pubblicato il: 15-7-2024
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In Italia, la ricchezza complessiva delle famiglie è fortemente influenzata dalla componente immobiliare, che rappresenta una parte significativa del loro patrimonio rispetto ai redditi annuali. É noto infatti che sono molte le famiglie ad essere proprietarie di abitazioni.
“Questo significa che - commentano le ricercatrici dell’Università di Bergamo - gli immobili residenziali posseduti dalle famiglie italiane hanno un valore economico molto elevato, pari a miliardi di euro. E quando si confronta questo valore con il reddito disponibile delle famiglie (cioè il denaro che le famiglie hanno a disposizione dopo aver pagato tasse e altre spese obbligatorie), il valore degli immobili è 4,6 volte superiore”.
Tuttavia, questo tipo di beni non sono esenti da rischi, specialmente di fronte a eventi meteorologici estremi sempre più frequenti, come le alluvioni.
Fino al 1999, il numero di eventi atmosferici estremi in Italia, Spagna e Regno Unito era pressoché identico. Tuttavia, da quell'anno i dati hanno iniziato a differenziarsi notevolmente e attualmente l'Italia deve fronteggiare molti più eventi atmosferici estremi rispetto agli altri due paesi. Malgrado la sua ricchezza e i suoi alti standard di vita, l'Italia si trova, come afferma il giornalista Stefano Liberti, "nell'occhio del ciclone".
Da uno studio del 2022 recentemente aggiornato, realizzato dal Disaster Risk Management Knowledge Centre (DRMKC) del Joint Research Centre (JRC) della Commissione europea, emerge come in Europa l’Italia sia il paese più vulnerabile alle catastrofi naturali, insieme a Bulgaria, Romania e Grecia.
Circa un quarto delle abitazioni in Italia è esposto al rischio di alluvione (vedi Figura 1), il che significa che una parte significativa del patrimonio immobiliare del paese è vulnerabile a questo tipo di disastro naturale.
Negli ultimi anni, inoltre, si è osservato un preoccupante trend di intensificazione e aumento della frequenza degli eventi di precipitazioni estreme, che, secondo il IPCC (Intergovernmental Panel on Climate Change) è associabile al cambiamento climatico (si veda IPCC Sixth Assessment Report).
“Ciò pone rischi significativi per la ricchezza dei proprietari di case - commentano le ricercatrici -, con potenziali implicazioni a lungo termine per il mercato immobiliare. Le conseguenze finanziarie dei danni causati dagli eventi climatici alle proprietà residenziali sono quindi sostanziali, e su questo c’è bisogno di una maggiore consapevolezza”.
Il recente studio dell'Università di Bergamo fa luce proprio su questo problema. Grazie ai dati ISPRA (Annuario dei Dati Ambientali) sugli eventi alluvionali e quelli sui prezzi delle abitazioni dell'Agenzia delle Entrate (OMI), lo studio esamina l'impatto delle alluvioni sui prezzi delle case nei comuni italiani, nel periodo 2018-2020 (vedi Figura 2).
“Abbiamo rilevato un effetto negativo e persistente sul valore di mercato delle abitazioni nelle aree colpite dalle alluvioni, con riduzioni del prezzo massimo di vendita per metro quadrato”, evidenziano le studiose. “Inoltre, secondo le stime del modello, la grandezza di questo effetto è influenzata da fattori come la zona del comune in cui si colloca l’abitazione e il tipo di abitazione”.
Ad esempio, le abitazioni in zone semicentrali (Fascia C, viola e blu nella Figura 3) e classificate come abitazioni di tipo economico (magenta e verde nella Figura 3) subiscono riduzioni più significative. La riduzione stimata del prezzo dovuta agli eventi alluvionali è dell'ordine del 2-4% (vedi Figura 3).
“Inoltre - aggiungono - la rilevanza del tipo di abitazione e della posizione suggerisce che l'impatto di questi eventi potrebbe aumentare le disuguaglianze nella ricchezza abitativa”.
Queste evidenze sottolineano l'urgenza di quantificare le possibili conseguenze dei disastri climatici. Perché, concludono le ricercatrici dell'Università di Bergamo, "con i dati della ricerca possiamo informare i decisori politici affinché si intervenga tempestivamente con misure adeguate a migliorare la resilienza delle famiglie agli shock climatici e a scongiurare l'aumento delle disuguaglianze. Questo è particolarmente cruciale in Italia, un paese altamente esposto ai rischi legati a calamità naturali".
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