Università degli Studi di Bergamo
Nata nel 1968, l'Università di Bergamo, secondo la sua missione, contribuisce al progresso culturale, sociale ed economico del territorio. Il Public Engagement è la dimensione che oggi si sta consolidando e che l'Università di Bergamo si propone di interpretare e portare avanti.
Indirizzo Via Salvecchio 19, 24129, Bergamo, IT
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Rimanendo fedele alle proprie radici, l'Università di Bergamo promuove la capacità di stabilire relazioni e confronti sempre maggiori con soggetti istituzionali, sociali, culturali e produttivi, siano essi realtà locali, nazionali o internazionali.
L'Università di Bergamo comprende 3 campus, 8 dipartimenti e offre 41 corsi di laurea. Secondo le statistiche attuali, gli studenti iscritti sono più di 23.000, con una crescita costante del loro numero e una presenza del 7% di studenti internazionali.
Il personale accademico (professori e ricercatori) rappresenta più di 350 unità equivalenti a tempo pieno, mentre il personale tecnico e amministrativo è composto da 230 dipendenti.
Il suo personale di ricerca è distribuito in 8 dipartimenti di ricerca, appartenenti a tre aree. I ricercatori coinvolti nella Extended Partnership appartengono a 3 diversi Dipartimenti (Economia; Management; Management, Information and ProductionEngineering). La ricerca multidisciplinare è supportata dall'attività di 7 centri di ricerca.
L'Università degli Studi di Bergamo ha svolto un ruolo chiave nel contesto della ricerca nazionale e internazionale, avendo gestito progetti di ricerca nazionali e internazionali congiuntamente con diversi partner di ricerca pubblici e privati.
Sul fronte delle infrastrutture, l’Università degli Studi di Bergamo è dotata di un Centro Servizi, responsabile dello sviluppo e della gestione dei servizi e delle attrezzature dei Laboratori del Dipartimento di Ingegneria, a supporto dell’attività di ricerca dei team e dell’industria manifatturiera.
D'intesa con gli organi e i Dipartimenti dell'Ateneo, il Centro promuove l'attuazione di politiche per lo sviluppo delle strutture sperimentali della ricerca, favorendo un utilizzo efficace delle attrezzature e delle competenze e sostenendo l'erogazione di servizi qualificati per imprese ed enti.
Per quanto riguarda la reputazione internazionale, l’Università degli Studi di Bergamo è classificata tra le prime 300 università a livello mondiale dal Times Higher Education nell’area Business and Economics, e tra le prime 500 università a livello mondiale secondo la classifica QS nell’area Business and Management.
L’Università degli Studi di Bergamo partecipa inoltre alla formazione delle scuole di dottorato nelle aree di ricerca di interesse per i Partenariati Estesi nei seguenti programmi: Economia Applicata e Management, Ingegneria e Scienze Applicate, Scienze Umane e Innovazione del Welfare, Innovazione Tecnologica e Management.
L'Università degli Studi di Bergamo è dotata di una serie di servizi e strutture organizzative a sostegno della partecipazione a iniziative di ricerca e della gestione dei finanziamenti competitivi.
L'unità principale che si occupa del personale accademico nel perseguimento degli obiettivi strategici dell'Ateneo e nel promuovere il trasferimento dei risultati della ricerca è l'Ufficio Ricerca e Trasferimento Tecnologico.
Negli ultimi dieci anni l’Università di Bergamo ha partecipato a 32 progetti PRIN (Progetti di rilevante interesse nazionale) e a 26 programmi di ricerca internazionali, di cui 12 Horizon 2020. Complessivamente l’Università di Bergamo ha coordinato 34 iniziative nazionali e 5 internazionali.
Con riferimento a questi Partenariati Estesi, i progetti di ricerca più rilevanti a livello europeo sono stati: Modellazione di attività e passività per le istituzioni finanziarie, Sfida paneuropea dell'innovazione tecnologica, Industrializzazione sostenibile dell'ecosistema territoriale.
I progetti più rilevanti coordinati a livello nazionale sono stati: Gestione del rischio di catastrofi: la microfinanza rurale sta andando bene?, Trasferimento tecnologico e sostegno all'innovazione.
Altre partecipazioni rilevanti ai programmi nazionali sono state: Innovation Hub e Living Lab Network sull’intelligenza artificiale per città intelligenti e connesse, Reti Territoriali Innovativi per l'Eccellenza, Innovazione sociale aperta per una prossima generazione di governance pubblica.
Il profilo di ricerca dell'Università degli Studi di Bergamo è caratterizzato da un approccio multidisciplinare, da un focus sull'uguaglianza di genere, da una dedizione all'apertura della ricerca e da un pieno impegno al rispetto del principio "Do no Significant Harm".
La ricerca multidisciplinare è valorizzata dall'attività di 7 Centri di Ricerca di Ateneo, facilitando la collaborazione tra dipartimenti e con altre istituzioni (università nazionali e internazionali, centri di ricerca pubblici e privati, imprese).
Tre di loro sono particolarmente impegnati nelle attività di ricerca di questo partenariato allargato: CCSE: Istituto Cisalpino per gli Studi Comparati in Europa, CESC: Centro sulle dinamiche economiche, sociali e della cooperazione, CST: Centro studi sul territorio “Lelio Pagani”.
L’Università di Bergamo ha sviluppato negli ultimi anni pratiche volte a favorire l’uguaglianza di genere nell’attività di ricerca, come documentato dall’attività di ricerca monitorata dal Comitato Pari Opportunità, dalla pubblicazione del primo Bilancio di Genere e dall’attuale implementazione di un Bilancio di Genere Piano. Per quanto riguarda l'Open Research, l'Università di Bergamo ha istituito un Comitato dedicato che garantisce la promozione e la diffusione delle migliori pratiche internazionali.
Nel rispetto del “principio Do no Significant Harm”, l’Università di Bergamo è impegnata nella promozione di pratiche sostenibili nella ricerca, nonché nella diffusione delle migliori pratiche nella comunità locale, come testimoniato dalla partecipazione alle campagne “Un'università senza plastica” e “Mobilità sostenibile”.
Numerose collaborazioni e accordi internazionali consentono all'Università di Bergamo di potenziare le capacità nell'analisi di territori e sistemi sostenibili. In particolare 280 accordi internazionali che consentono lo scambio di studenti con università straniere, 8 dei quali consentono agli studenti di conseguire doppie lauree.
L'Università degli Studi di Bergamo collabora direttamente con aziende ed enti che esternalizzano attività di ricerca e consulenza per risolvere specifiche esigenze di innovazione (studi di fattibilità, prove sperimentali, analisi di mercato) e di formazione (corsi di aggiornamento e qualificazione, servizi didattici ad hoc).
L’Università degli Studi di Bergamo ospita anche la Cattedra Unesco sui Diritti umani, cooperazione internazionale e sviluppo sostenibile, nell’ambito del programma Cattedre UNESCO UNITWIN (University Twinning and Networking).
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