L'educazione all'imprenditorialità al centro del nuovo bando a cascata dello Spoke 8

Rendere le persone capaci di "essere imprenditoriali" puntando sulle attività “intraprendenti” delle persone, sulla preferenza per attività di lavoro di tipo imprenditoriale, consapevoli dell’incertezza e del rischio connesso alla scelta di avviare un’impresa.  È questa una delle definizioni che la letteratura da dell'educazione all'imprenditorialità, un tema sempre più cruciale data la difficoltà intrinseca che c’è nel fare impresa in mercati sempre più rischiosi e incerti.

L'educazione all'imprendorialità, tema portante del lavoro di ricerca dello Spoke 8, può essere anche un supporto valido per le categorie fragili nel raggiungere una maggiore autonomia economica, perché, se associata ai meccanismi di empowerment, genera una via per allontanarsi dal lavoro informale e dalla disoccupazione.

Ma è anche una soluzione strategica per affrontare le sfide della reintegrazione sociale di due gruppi particolarmente vulnerabili: i lavoratori svantaggiati fuori dal mercato del lavoro e i prigionieri o ex-prigionieri. Entrambi devono infatti superare delle barriere significative nel loro percorso di inclusione, e la formazione può rappresentare un potente strumento di trasformazione.

Sono queste le tematiche di ricerca che il secondo bando a cascata dell'Università di Catania vuole stimolare con un finanziamento massimo di 320.000 euro per 4 progetti di ricerca fondamentale o applicata. 

Le candidature sono aperte dal 7 luglio all'8 agosto 2024.