SPOKE5 – Nulla andrà perduto: quando l’innovazione racconta l’innovazione.

SPOKE5 – Nulla andrà perduto è un progetto di divulgazione scientifica che ha scelto di rovesciare il paradigma tradizionale: non è l’utente che deve adattarsi al linguaggio della ricerca, ma è la ricerca che si trasforma per incontrare l’utente là dove si trova. Una narrazione circolare, proprio come i temi studiati dai ricercatori dello Spoke 5. La circolarità diventa così non solo oggetto di studio, ma anche principio narrativo, struttura, metodo.

SPOKE5 – Nulla andrà perduto nasce da una domanda semplice ma cruciale: come si può rendere fruibile a tutti una materia complessa senza tradirne il valore scientifico? La risposta è una piramide informativa transmediale, progettata per offrire diversi livelli di accesso alla conoscenza, in base:

• alle abitudini informative dell’utente,
• al tempo che ha a disposizione,
• al suo grado di competenza,
• al tipo di esperienza che desidera vivere.

Così, dagli stessi risultati scientifici prendono vita canali e linguaggi differenti, ognuno progettato con un grado di profondità crescente:

• Web serie fiction: la porta d’ingresso emotiva, che introduce concetti complessi attraverso personaggi, storie e metafore narrative ispirate alle ricerche condotte dallo SPOKE 5;
• Interviste featurette: il ponte tra fiction e realtà: i ricercatori raccontano gli “easter egg” presenti nella serie in contenuti scientifici concreti.
• Podcast: ogni episodio esplora il contesto in cui queste ricerche sono inserite.
• Blog di approfondimento: testi narrativi che raccontano l’impatto.
• Paper scientifici: la radice da cui tutto nasce: il livello più tecnico, destinato ai pubblici avanzati e alle comunità accademiche.

Ogni livello è collegato agli altri: l’utente può fermarsi alla fiction, oppure scegliere di scendere in profondità fino ai dataset, agli indicatori, ai modelli economici sviluppati dallo Spoke 5.

Nulla va perso. Tutto si trasforma. Tutto si connette.

SPOKE5 – Nulla andrà perduto è un esempio concreto di come la terza missione universitaria possa evolvere: non solo divulgazione, ma esperienza, accesso, circolazione di valore. È un modo nuovo di raccontare l’economia circolare, coerente con il suo stesso oggetto di studio: una narrazione che parte dalla ricerca, si adatta ai contesti, ritorna alle persone e genera nuova conoscenza. Con oltre 200 ricercatori coinvolti e 11 Atenei partner, il progetto rappresenta una novità in Italia nell’integrazione tra media, contenuti scientifici e strategie di valorizzazione.

Perché comunicare la ricerca non significa semplificare. Significa costruire ponti, aprire possibilità, dare forma all'impatto. E soprattutto, significa creare un racconto in cui, davvero, nulla andrà perduto.

• Direzione Scientifica del progetto
  Prof. Francesco Quatraro – Università degli Studi di Torino
  Prof. Stefano Usai – Università degli Studi di Cagliari
• Ideazione e Coordinamento del Progetto
  Maria Chiara Di Guardo – WEsion Srl Società Benefit
  Laura Poletti – WEsion Srl Società Benefit