Attori economici resilienti e territori più sostenibili ed inclusivi.

I recenti shock determinati dall’emergenza sanitaria, le tensioni geopolitiche, i disastri ambientali e il protrarsi dei conflitti armati rappresentano fonte di preoccupazione per i singoli attori del sistema economico italiano, la cui partecipazione non solo al processo di risanamento del Paese ma anche alla trasformazione ecologica, sostenibile e digitale prevista dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), è sempre più condizionata dalla complessità dei rispettivi processi decisionali.

Nell’attuale clima di incertezza e dinamiche geopolitiche internazionali, la resilienza rappresenta una risorsa strategica per lo sviluppo di flessibilità e capacità di adattamento. Imprese resilienti sono in grado di resistere alle turbolenze del mercato, innovare per rimanere competitive e rispondere in modo flessibile alle variabili condizioni economiche e anche ambientali. La resilienza delle famiglie e delle sue componenti è essenziale per adattarsi alle mutevoli dinamiche del mercato del lavoro, apprendere nuove competenze e continuare a contribuire alla produttività in un ambiente dinamico, in continua evoluzione. A livello istituzionale, la resilienza è cruciale per garantire la stabilità economico-finanziaria e la sicurezza sociale. Istituzioni resilienti sono in grado di adottare politiche flessibili e risposte tempestive alle sfide emergenti, promuovendo la coesione sociale e mitigando gli impatti negativi sulle comunità.

Per questo motivo, l’impegno degli Spoke 1 (Sostenibilità delle aziende), 2 (Settore pubblico: disegno delle politiche e performance) e lo Spoke 3 (Sostenibilità delle famiglie) è declinato nell’analisi e descrizione della “Resilienza degli attori” socioeconomici italiani, sia pubblici che privati. 

La transizione verso un modello economico di tipo circolare, l’utilizzo di strumenti finanziari in grado di favorire investimenti responsabili e sostenibili e l’implementazione di politiche destinate alla riduzione delle emissioni di gas serra, rientrano tra gli interventi principali del PNRR. 

In linea con il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, gli Spoke 4 (Finanza sostenibile), 5 (Innovazioni: ecosistemi per le economie circolari) e 6 (Politiche di riduzione della CO2) promuovono “Strategie abilitanti” per potenziare la capacità di adattamento, promuovere conoscenza e facilitare il processo decisionale degli attori economici nell’ambito della finanza sostenibile, dell’economia circolare e delle politiche a basse emissioni di carbonio.

La sostenibilità sociale e la coesione territoriale rappresentano elementi indispensabili per la creazione di società eque e resilienti. La dimensione sociale della sostenibilità include aspetti quali l’inclusione, la giustizia e il miglioramento del benessere delle comunità, garantendo che gli impatti delle decisioni e delle politiche siano equamente distribuiti. Al contempo, la coesione territoriale promuove la collaborazione e il supporto reciproco tra regioni, riducendo le disparità economiche e sociali. 

Gli Spoke 7 (Sostenibilità deI territori) e 8 (Sostenibilità sociale) si occupano proprio di queste tematiche. Forniscono dati e indicatori relativi alla sostenibilità territoriale e sociale, al fine di fornire un quadro esaustivo in materia di coesione.

Agli 8 Spoke suddivisi nelle tre aree tematiche si aggiunge lo Spoke 0, fulcro del progetto Grins perché interamente dedicato alla costruzione, allo sviluppo e alla gestione della piattaforma AMELIA, che raccoglie e coordina i contributi informativi di tutti gli Spoke.