Pubblicato il: 2024-02-29
Sustainable Families è un’indagine sul ruolo dei labels nelle scelte di consumo delle famiglie il cui obiettivo è rilevare le informazioni e le opinioni dei componenti familiari sull'efficacia dell’utilizzo dei labels su beni alimentari.
Proprietari
Sustainable Families è un progetto realizzato nell’ambito dello Spoke 3 del partenariato esteso Grins (Growing, Resilient, Inclusive and Sustainable). Il progetto è un’indagine sul ruolo dei labels nelle scelte di consumo delle famiglie il cui obiettivo è rilevare le informazioni e le opinioni dei componenti familiari relativamente all’efficacia dell’utilizzo dei labels su beni alimentari.
L’esperimento è rivolto alla popolazione della regione Campania, dai 5 ai 50 anni ed è suddiviso in tre sezioni contenenti le informazioni anagrafiche e dei comportamenti, le scelte di acquisto di beni alimentari e scelta di beni ipotetici. L’indagine viene svolta per tre volte a distanza di tre mesi.
Sustainable Families ha i seguenti obiettivi:
L’indagine sarà rivolta a un campione rappresentativo di almeno 500 famiglie con almeno un figlio/a di età compresa tra i 6 e i 13 anni. Il campione rappresentativo, al livello provinciale, della regione Campania sarà reclutato attraverso le scuole elementari e medie. Le famiglie che parteciperanno allo studio saranno selezionate in maniera casuale all’interno delle scuole scelte.
L’obbiettivo dell’indagine è rilevare le informazioni e le opinioni in un campione rappresentativo di famiglie della regione Campania. Verranno realizzate almeno 2000 interviste per tre volte alle stesse famiglie in modalità panel, a distanza di tre mesi da ciascuna intervista.
I bambini, genitori e le famiglie collettivamente rispondono al questionario. Il questionario predisposto in collaborazione tra il Dipartimento di Scienze Economiche e Statistiche e il Dipartimento di Scienze Mediche Traslazionali della Federico II è strutturato nel seguente modo:
La prima parte analitica dell’esperimento è l’RCT. L'RCT è un metodo sperimentale per valutare le politiche, gli interventi e i programmi cercando di comprendere gli effetti causali dell'introduzione di questi strumenti con un alto livello di fiducia. Gli agenti vengono assegnati casualmente al gruppo di controllo o al gruppo di trattamento.
Nel primo gruppo (di trattamento, “label”), composto da almeno 250 famiglie. Questo gruppo risponderà ad un questionario (in formato digitale) dove i beni alimentari presenteranno i labels ed i relativi prezzi. Nel secondo gruppo (di controllo, “baseline”), composto da almeno 250 famiglie, saranno chiamati a rispondere allo stesso questionario senza i labels.
Dunque, il primo gruppo riceve il trattamento informativo oggetto dello studio, mentre il gruppo di controllo no, poiché rappresenta il controfattuale. In questo esperimento, la situazione controfattuale è l'osservazione del prodotto e del prezzo, come avviene nei supermercati ordinari. La scelta che le famiglie assegnate casualmente al gruppo di controllo fanno è la situazione senza il trattamento informativo, quindi la situazione controfattuale. Poiché è il controfattuale del gruppo di trattamento, l'assunzione sottostante è che i partecipanti abbiano caratteristiche simili, e i risultati dell'esperimento siano associati all'effetto del trattamento piuttosto che alle caratteristiche individuali.
La seconda parte analitica riguarda il DCE, che è un metodo di ricerca frequentemente utilizzato in economia per ottenere le preferenze rivelate dei consumatori ed è particolarmente comune per valutare i beni pubblici. In un DCE, i ricercatori mostrano diversi scenari di scelta ipotetici ai partecipanti, chiamati set di scelta. Questi scenari coinvolgono una serie di alternative, descritte come un insieme di attributi mutualmente esclusivi, tra cui i partecipanti devono scegliere la loro opzione preferita. Gli attributi riflettono diverse caratteristiche del bene: in questo modo le preferenze vengono rivelate senza che ai partecipanti venga esplicitamente chiesto di indicare il livello preferito per ciascun attributo.
Il DCE proposto in questo studio è stato progettato per analizzare come gli individui nelle famiglie e la famiglia come unità di analisi prendano le proprie decisioni nella selezione del loro cibo preferito. In particolare, miriamo a separare l'effetto di quattro attributi nel processo decisionale. Gli attributi presentati nel DCE sono: prezzo, gusto, caratteristiche ambientali e sanitarie (utilizzando gli stessi etichette proposte nella prima parte al gruppo trattato).
La parte del progetto pilota relativa al DCE conteneva sette serie di scelte, generate seguendo il metodo proposto da Hole nel suo lavoro sul design ottimale degli esperimenti di scelta discreta (Hole, 2015). Al partecipante è stato chiesto di immaginare di scegliere uno spuntino per il bambino (e i bambini per sé stessi), sapendo che ciascuna alternativa avrebbe avuto le caratteristiche descritte. Per l’esperimento, disegneremo i set di scelta utilizzando il software Ngene.
L’esperimento prevede come incentivo un voucher di 30 euro a famiglia spendibile al supermercato.
Nelle prime settimane di novembre 2023 si è svolto l’esercizio pilota per valutare l’efficacia del questionario, del RCT e del DCE. L’indagine pilota si è rivolta ad un campione di 54 famiglie, per un totale di 241 interviste (103 genitori, 84 bambini, 54 famiglie).
I risultati preliminari hanno indicato che i bambini rispondono in modo più elastico alla presenza dei labels rispetto ai genitori; tuttavia, questi hanno un impatto sia sugli individui che nelle scelte collettive. Sono stati registrati alcuni errori nel disegno del DCE, che hanno reso necessaria una revisione dello stesso.
Fondazione GRINS
Growing Resilient,
Inclusive and Sustainable
Galleria Ugo Bassi 1, 40121, Bologna, IT
C.F/P.IVA 91451720378
Finanziato dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), Missione 4 (Infrastruttura e ricerca), Componente 2 (Dalla Ricerca all’Impresa), Investimento 1.3 (Partnership Estese), Tematica 9 (Sostenibilità economica e finanziaria di sistemi e territori).