Negli ultimi anni è aumentata, in Italia come nel resto del mondo, la frequenza di eventi meteorologici estremi, anche a causa del cambiamento climatico. Per affrontare le conseguenze dei disastri naturali e finanziare progetti di prevenzione e mitigazione è necessaria una massiccia mobilitazione di risorse finanziarie.
I soli investimenti pubblici, seppur consistenti (si pensi ad esempio ai €578 miliardi1 mobilizzati per il Green Deal europeo), difficilmente riusciranno a coprire i fondi necessari per affrontare le conseguenze di questi eventi. Per migliorare la resilienza del nostro Paese contro le catastrofi naturali sarà infatti fondamentale il sostegno, anche economico, dei cittadini. In questo contesto, uno studio sperimentale condotto da Luigi Guiso e Tullio Jappelli2 nell’ambito della rilevazione ISCE stabilisce un nesso fra la diffusione di informazioni sui rischi climatici e la partecipazione attiva dei cittadini italiani alle politiche ambientali.
- Per i dettagli metodologici, sui contenuti, sulle definizioni e sul campione oggetto della rilevazione si rimanda all’Appendice Metodologica.
Eventuali chiarimenti sui dati contenuti in questa pubblicazione possono essere richiesti via e-mail all’indirizzo grins_spoke3@ania.it.